LE VEDUTE DI TRANI DI COSIMA CAVALERA*

Il Monastero di Colonna, la Villa comunale, il Fortino, la Cattedrale…
Ecco, insomma, anche in questa cartella le immagini-culto della Trani da cartolina, le sue icone, proprio quelle con le quali, da tempo immemorabile, si cimentano, chi più chi meno inna-morati della nostra città, artisti e pseudo tali, pittori e fotografi che siano, e disegnatori incisori litografi, nostrani e foresti…
Perché, allora, fermarsi a rimirare le vedute di Trani che Cosima Cavalera qui raccoglie?
Perché una cosa è - per volare alto - la Roma del Corot, o la Venezia del Canaletto, e un’altra quella raffigurata da un anonimo imbrattatele.
Perché, in altre parole, nell’arte importa di più non quello che si dice ma come lo si dice.
Eccoci, allora, intenti a capire che, al di là dell’idea di pre-vedibilità o, se si vuole, di familiarità che possono dare i paesaggi con i quali si ha lunga consuetudine, in queste vedute c’è un segno, ed una luce, che non ricordo di aver già visto altrove.
Immagini delicate, fissate con tecnica analogica e come me-diante l’uso di filtri.
Immagini quasi rarefatte, perlopiù costruite secondo contrasti tonali.
Immagini che non si concentrano sui particolari quanto sul-l’insieme formale e tonale.
Immagini che catturano la luce radiante e la foschia della scena e le collegano armoniosamente senza che la verità oggettiva venga sacrificata.
E ne viene fuori una testimonianza suggestiva del paesaggio tranese, del quale in queste vedute si riesce a cogliere tutto l’incanto.
Domenico di Palo

* Presentazione all’omonima cartella di disegni e incisioni, Landriscina Editrice, Trani 2009

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